“Il Noce” si aggiudica Angels for People 2015!

Il 31 marzo scorso avevamo lanciato il progetto Angels For People 2015 che prevedeva l’identificazione dell’associazione o ente meritevole a cui destinare l’1% del fatturato che Talent’s Angels realizzerà nel corso 2015. Molte le adesioni e tra tutte la scelta è ricaduta sull’Associazione “IL NOCE” con sede a Casarsa della Delizia, http://www.ilnoce.it/. Abbiamo quindi posto […]

“Il Noce” si aggiudica Angels for People 2015!

Il 31 marzo scorso avevamo lanciato il progetto Angels For People 2015 che prevedeva l’identificazione dell’associazione o ente meritevole a cui destinare l’1% del fatturato che Talent’s Angels realizzerà nel corso 2015. Molte le adesioni e tra tutte la scelta è ricaduta sull’Associazione “IL NOCE” con sede a Casarsa della Delizia, http://www.ilnoce.it/.

Abbiamo quindi posto qualche domanda al Presidente Luigi Piccoli,  per conoscere meglio l’Associazione e gli ambiti in cui sono impegnati.

Come nasce l’idea di questa iniziativa?

L’idea di costituire l’associazione Il Noce è frutto di un cammino fatto da un gruppo di giovani di Azione Cattolica iniziato subito dopo il terremoto del ’76 con le attività di servizio a Castelnuovo del Friuli per installare i prefabbricati; seguito poi da un campo estivo a Ligosullo in Carnia con un gruppo di bambine di un Istituto di Udine con e per le quali fu messo in scena “Il Piccolo Principe”; infine con la collaborazione con due suore che dopo la Scuola Materna volevano occuparsi, così come previsto dalla vocazione originale del loro ordine, delle “derelitte”. Negli anni ’80 le ‘fasce deboli’ già seguite erano i tossicodipendenti e gli anziani, non c’era nulla nelle vicinanze  invece per quanto riguardava i minori in difficoltà, perciò fu presa dal gruppo di giovani la decisione di ‘rendersi utili’ in questo settore

Quali sono i settori in cui opera?

  • Sostegno Socio – educativo pomeridiano rivolto ai bambini e ai ragazzi della scuola dell’obbligo, provenienti dal Comune di Casarsa, che manifestano difficoltà d’apprendimento o familiari
  • Accoglienza temporanea in struttura residenziale: casa mamma – bambino con tre mini – appartamenti
  • Rete di famiglie affidatarie: formata da coppie che hanno accolto un minore in affidamento e da quanti sono aperti all’accoglienza dei bambini che si trovano temporaneamente privi di una famiglia idonea
  • Rete di famiglie adottive formata da coppie che si preparano a vivere (o hanno già iniziato) l’esperienza dell’adozione  nazionale e/o internazionale
  • Sostegni a distanza, operazioni gestite dall’Associazione in collaborazione con le suore della Provvidenza  che operano in diverse missioni del Sud del Mondo; mirano a garantire beni di sussistenza ed istruzione a bambini in condizioni di necessità, o a costruire progetti per le comunità che servono a migliorare le loro condizioni di vita (ospedali, scuole, ecc…)
Il Noce

 Quali i progetti realizzati?

In quasi 30 anni iprogetti realizzati sono stati molti. Intanto le due case: la sede, dove vengono svolte quasi tutte le attività, e la casa mamma-bambino. Alcuni progetti hanno avuto anche il riconoscimento del Ministero delle Politiche Sociali, come il CE.S.F.A.S. (Centro servizi per famiglie accoglienti e solidali) o dall’Azienda Sanitaria, come il progetto ADOT-TI-AMO o dall’Ambito del Sanvitese come il progetto ‘Affido’. Da non dimenticare anche quelli di cooperazione decentrata come il progetto “Neque y mas neque” in Equador.

I prossimi obiettivi?

Trovare benefattori che ci aiutino a sostenere (e magari ad estinguere) il mutuo di 280.000 euro che abbiamo per la casa mamma-bambino, in modo da poter riversare tutte le nostre energie per consolidare le attività correnti e non dover rischiare di ridurle o chiuderle del tutto

Qualche numero: quante persone avete sostenuto dalla nascita dell’associazione ad oggi?

E’ difficile fare una somma di tutte le persone, bambini e famiglie, aiutati in quasi 30 anni di attività. Solo nella casa m-b, inaugurata nel settembre 2011 e aperta a gennaio 2012, ad oggi sono state accolte 14 mamme e 26 minori. Annualmente i bambini che frequentano il SSEP sono circa 70, mentre gli affidi seguiti sono una quindicina, quaranta circa le famiglie adottive e in attesa di adozione; i sostegni a distanza sono un centinaio, alcuni rivolti a singoli bambini, altri a comunità. Moltiplicate tutti questi numeri per 29 (gli anni dell’associazione) e troverete il totale delle persone che Il Noce ha aiutato (anche se non amiamo ridurre a numero quelle che per noi sono persone, amici, compagni di cammino).

Quanti volontari hanno lavorato nel corso degli anni? Quanti sono attivi oggi?

Lo stesso vale per i volontari. Attualmente sono circa 200 le persone (giovani e meno giovani) che si occupano del dopo-scuola, del babysitteraggio durante gli incontri delle famiglie affidatarie e adottive, della manutenzione delle due case, delle varie attività di raccolta fondi, ecc. All’inizio c’erano anche i volontari dell’assemblaggio che si incontravano dopo il lavoro nella fase di avvio della cooperativa sociale “Il Piccolo Principe”, nata per sostenere economicamente le attività de Il Noce, e che negli anni è cresciuta fino ad arrivare oggi ad essere una delle principali fonti di occupazione di Casarsa.

Di cosa avete bisogno?

Come detto la necessità principale è “liberarci” dal mutuo o almeno renderlo “sostenibile” per poter dedicare tutte le nostre energie alle attività dell’associazione. Ma abbiamo bisogno anche sempre di nuovi volontari, in particolare per il SSEP. Ci sono sempre più casi di bambini con difficoltà di apprendimento e riuscire ad avere un rapporto di 1 a 1 (un volontario per ciascun bambino) sarebbe il nostro obiettivo

Un sogno che vorrebbe vedere realizzato?

“Sogno” è una parola che fa parte già del nostro motto: “Se uno sogna solo è soltanto un sogno, se molti sognano assieme è l’inizio di qualcosa di nuovo” e anche della nostra vision “Sogniamo di non essere più necessari, perché saremo stati capaci di innescare, in maniera capillare e diffusa, stili di vita etici e solidali e di tessere una rete accogliente in grado di prevenire il disagio”.

Una testimonianza: racconti brevemente la storia di una persona che IL Noce ha aiutato.

Difficile scegliere, ma forse una delle ultime è la più rappresentativa del lavoro di rete che cerchiamo di fare. Una mamma accolta in casa m-b con il suo bimbo di 1 anno e uno più grande temporaneamente in affido presso una nostra famiglia, ora abita con entrambi i figli e lavora riuscendo a mantenere la famiglia. Il tutto dopo un percorso di sostegno da parte dell’equipe casa e un rapporto continuo con la famiglia affidataria che l’ha aiutata anche a trovare lavoro e appartamento. Quando torna a trovarci è sempre festa!

Ringraziamo di cuore Luigi per la cortesia e auguriamo a tutti i volontari buon lavoro! Noi cercheremo di sostenere quest’iniziativa e chiediamo a tutti i nostri amici di contribuire come meglio potranno allo sviluppo de Il Noce http://www.ilnoce.it/