Annuncio di lavoro: come ricevere solo le candidature coerenti

Chi ha pubblicato anche solo un annuncio di lavoro si chiederà: com’è possibile ricevere solo candidature coerenti?
Immaginate di vivere in un mondo in cui voi chiedete una cosa e ve ne danno un’altra: nella selezione del personale succede proprio questo.

Annuncio di lavoro: come ricevere solo le candidature coerenti

Chi ha pubblicato anche solo un annuncio di lavoro si chiederà: com’è possibile ricevere solo candidature coerenti?

È come se andassi dal fruttivendolo e mi desse cavoli al posto di patate, che tra parentesi al forno o fritti sono sicuramente peggio! Immaginate di vivere in un mondo in cui voi chiedete una cosa e ve ne danno un’altra: devo fare l’allacciamento della luce e mi attivano il gas, vado a comprare una macchina e mi danno un telefono, ordino la cena al ristorante e mi fanno vedere un film…sono confusa solo a scriverlo. Comunque nella selezione del personale succede proprio questo.

Provate a pubblicare un annuncio di lavoro in cui cercate una persona per l’ufficio amministrativo. Specificherete che avete la necessità possieda un diploma di ragioneria o una laurea in economia, che conosca un software particolare, che abiti entro una ventina di km, che abbia competenze specifiche nella contabilità clienti e fornitori.

Provate!

Fatto?

Magicamente, non si sa come, risponderà il giurista d’impresa, l’allenatore di calcio, il dottore in chimica che sta facendo un master a Parigi!

Non importa quanto sarete stati precisi e dettagliati nella vostra richiesta. Non serve a nulla essere amichevoli e simpatici. Nemmeno formali e incisivi. E non crediate che se l’annuncio è pubblicato sul sito della Ferrero (l’azienda italiana più attrattiva nel 2015) o su quello della Rossi Snc l’esito sia diverso. Il risultato è sempre lo stesso: cavoli per patate!

Ve lo giuro, talvolta ho pensato: bene, tu ti sei candidato, quindi si presume tu abbia letto l’annuncio e che tu ritenga di essere in grado di fare quel lavoro, quindi io ti faccio assumere dal giorno dopo accidenti! E se non sei capace di svolgere il lavoro per cui ti sei candidato, come la mettiamo? Cosa faccio, ti picchio? Ti insulto? Ti esilio? È disarmante. Fino a quando, e capita, diventa esasperante e te la prendi con l’ultimo malcapitato che paga per tutti. In realtà ti sfoghi con uno qualsiasi su cui riversi ore perse a leggere email che non servono, ad analizzare curricula inutili sperando che in fondo, nell’ultima riga, ci sia scritto qualcosa di coerente con l’annuncio a cui hanno risposto, ma nulla! Di solito è citata la legge sulla privacy all’ultima riga…tempo rubato!

Tempo rubato a cercare quel candidato che invece è proprio coerente, che sta aspettando quella telefonata, che migliorerà la propria retribuzione, che crescerà professionalmente!

Perchè ci si candida ad un annuncio di lavoro anche se non si risponde al profilo ricercato?

Non so se c’entra, ma forse manca la consapevolezza? Il laureato in chimica che ha passato 5 anni della propria vita in laboratorio, votato per la ricerca, arrabbiato con il sistema Italia che gli offre contratti miseri e precari vuole davvero lavorare tra bolle e fatture, tra ammortamenti e cespiti?

Qualcuno starà pensando: certo, se non ha un lavoro ed ha bisogno di pagare l’affitto, farebbe qualsiasi cosa! Infatti sta proprio qui il nocciolo del problema, è un problema di reddito minimo che permetterebbe ad ognuno di noi di scegliere che lavoro svolgere e così farlo bene, con soddisfazione propria e della realtà in cui lo svolge. Nicoletta ha scritto un bell’articolo nel magazine per i candidati che cercano lavoro e offre interessanti suggerimenti, si chiama “Perchè cercare lavoro fa schifo“.

Ma il reddito minimo di cittadinanza non esiste e quindi il laureato in chimica manda il suo curriculum per svolgere il lavoro di addetto all’ufficio amministrazione. Ma al ragioniere che si diverte a registrare fatture, che sorride leggendo un bilancio, che ama tenere in ordine i libri sociali, cosa raccontiamo quando dovremo spiegargli che il suo lavoro è stato affidato ad un laureato in chimica? L’affare si complica, vero? Sì, perché se ho bisogno di un idraulico perché la mia lavatrice perde acqua e mi viene mandato un giardiniere che ovviamente non sa mettere le mani sulla mia lavatrice e, quindi, solo dopo 8 ore riesce ad aggiustarmela (perché non è un’astronave e sono positiva, prima o poi, anche lui ci riuscirà) lo pagherò per 8 ore di lavoro? Se l’avesse saputo fare, ce ne avrebbe messa 1. L’affare è ancora più complicato, vero?

Ora, il mio lavoro è anche leggere curricula e email non coerenti, ma parlo a voi candidati: mandare cv più o meno a caso probabilmente vi fa sentire in pace con voi stessi nella penosa questione della ricerca di un lavoro, ma vi assicuro che dovreste capire che avete solo perso tempo, il vostro tempo. Cercate con cura il lavoro, come cercate con cura una casa o un amico, è importante! La vostra motivazione sarà maggiore quando andrete a fare un colloquio che rispecchia le vostre competenze, sarete più convincenti e determinati. E magicamente sarete assunti!

3 consigli per scrivere un annuncio di lavoro che scoraggi “l’applicatore seriale”

Ecco allora alcuni consigli:

  1. Specificità: siate dettagliati e specifici, illustrate con precisione le caratteristiche imprescindibili. La conoscenza dell’inglese scritto e parlato deve essere molto buona perchè quotidianamente la risorsa dovrà gestire rapporti con clienti di lingua aglosassone. Il candidato sarà inserito nell’ufficio amministrativo per la gestione della fatturazione attiva e passiva e dovrà possedere le competenze per effettuare le registrazioni contabili utilizzando il modulo finance di Dynamics AX.
  2. Perentorietà: siate fermi e incisivi. Valuteremo solo le candidature perfettamente coerenti con i seguenti requisiti. Risponderemo solo ai candidati in linea con la posizione descritta. Non saranno prese in considerazione candidature che non abbiano almeno due anni di esperienza nel ruolo. Questo vi permetterà anche di evitare il malumore di chi vorrebbe comunque una risposta.
  3. Evidenziate i requisiti assolutamente necessari. Utilizzando avverbi come “tassativamente, necessariamente” o aggettivi come “imprescindibile, assolutamente necessario” sottolineate quelle caratteristiche o competenze che sono effettivamente necessarie per ricoprire quel ruolo. Usate anche il grassetto se volete, o il sottolineato per evidenziare tale richiesta.

Se poi vi doveste trovare a impiegare troppo tempo per lo screening rispetto ad altre attività che dovete svolgere, mettetevi il cuore in pace: non c’è un segreto per evitare completamente di ricevere curricula non coerenti, con l’esperienza e l’allenamento si individuano in pochi secondi quelli che non c’entrano nulla, fa parte del gioco e se proprio non lo sopportate, fatelo fare a qualcun altro!