Cerchi un collaboratore o un marito?

Se cerchi un collaboratore, non ce ne volere per quello che stiamo per raccontarti: ci teniamo a riportare situazioni già vissute per evitare che si ripetano “orrori” prevedibili….. Qualcuno non ci crederà, ma purtroppo è vero!!!! Cerchi un collaboratore o un marito? Partiamo da questa semplice domanda Abbiamo visto aziende che, per assumere una nuova risorsa, utilizzano […]

Cerchi un collaboratore o un marito?

Se cerchi un collaboratore, non ce ne volere per quello che stiamo per raccontarti: ci teniamo a riportare situazioni già vissute per evitare che si ripetano “orrori” prevedibili….. Qualcuno non ci crederà, ma purtroppo è vero!!!!

Cerchi un collaboratore o un marito? Partiamo da questa semplice domanda

Abbiamo visto aziende che, per assumere una nuova risorsa, utilizzano gli stessi criteri che considerano per scegliere un fidanzato o una “morosa”, come si dice dalle nostre parti.

Vorrebbero un candidato bello, intelligente e simpatico. Qualche volta, scherzando, lo richiedono anche ricco!

Sia chiaro: dare consigli sulla scelta di un partner sentimentale non è di certo il nostro ambito… di un collaboratore, invece, ci piace dire la nostra!

Perché la questione ci sta così a cuore? Perché sappiamo che dietro un errore di selezione si nascondono danni pesantissimi, che purtroppo vengono spesso sottovalutati.

Se hai la necessità di inserire una nuova risorsa nel tuo team, allora è bene partire da i criteri di selezione da utilizzare che, sorprendentemente, sono ben diversi rispetto a quelli per un marito o una moglie.

I criteri di scelta di un collaboratore (e non di una nuova fiamma)

Molte volte abbiamo sentito frasi come:

Se deve lavorare per me, deve piacermi a prima vista. A volte non occorre neppure che parli, perché riesco a comprendere al volo se è quello giusto per me”.

Ma qui non stiamo parlando di un colpo di fulmine! Si tratta di scegliere una persona che dovrà lavorare in azienda con dei compiti specifici, determinate skills e caratteristiche personali che la rendono particolarmente adatta al contesto lavorativo esistente.

Il candidato ideale non è come lo stereotipo del partner perfetto con un bel fisico, una carriera avviata, dolce e sensibile, ma forte allo stesso tempo.

Il nuovo assunto deve assolutamente rispecchiare le esigenze dell’azienda con le competenze richieste, non essere il principe azzurro.

Ma allora, come si fa a scegliere la persona giusta?

Questioni di selezione

Quando si tratta di assumere una nuova risorsa in azienda urge assolutamente un parere tecnico che vada al di là dell’impatto “a pelle”. “Non devo cercare un marito, ma un valido collaboratore” è una frase che consigliamo di ripetere prima di ogni colloquio.

Ma come si fa ad “interpretare” una persona? Il fiuto non è sufficiente, anche se può essere di supporto. Il parere di un esperto sicuramente può aiutare a valutare un profilo sotto i molteplici punti di vista necessari ad una corretta selezione (a questo proposito, ti consigliamo di leggere questo articolo).

I vantaggi di assumere un candidato e non un partner sentimentale

Assumere il candidato giusto e non un marito/moglie permette di:

  • risolvere un problema operativo(carichi di lavoro sbilanciati, sostituire una persona uscita per diversi motivi, ricoprire delle mansioni nuove in azienda);
  • migliorare e/o mantenere la giusta produttività ed efficienza dell’azienda;
  • ristabilire i giusti equilibri nella struttura;
  • favorire e/o mantenere un buon clima nel team dove verrà inserito.

Ma, soprattutto, evitare costi successivi dovuti ad una selezione fallimentare e conseguente spreco di tempo.

Proprio così!

Se cerchi un collaboratore, rifletti sul fatto che sbagliare una selezione comporta:

  • investire altri soldi per cercare una nuova risorsa;
  • investire altro tempo e denaro per formare il nuovo arrivato;
  • dover attendere mesi prima che la new entry sia totalmente autonoma ed efficiente;
  • sperare che la risorsa selezionata sia quella giusta questa volta. Altrimenti si dovrà ricominciare la ricerca di nuovo con tutte le frustrazioni, angosce, insicurezze (e notte insonni conseguenti…)

Dietro ad una scelta sbagliata si nascondono un sacco di problemi! Bisogna pensarci bene prima di scegliere.

È meglio investire subito del tempo per identificare bene le esigenze aziendali, indirizzando al meglio la ricerca della risorsa, piuttosto che sprecare a posteriori tanto denaro, tempo e produttività. La fase di individuazione dei criteri caratterizzanti la candidatura da cercare è critica e molto importante e va gestita da chi ne ha le competenze.

In conclusione, vogliamo darti un consiglio spassionato: non improvvisare le selezioni! Ci sono in ballo soldi, tempo, efficienza e benessere “psico-fisico” dell’azienda (e anche il tuo).

Le Angels sono a tua disposizione per organizzare questi “matrimoni combinati”.

A parte gli scherzi, ci teniamo tantissimo ad evidenziare il valore del processo di selezione, molto spesso sottovalutato.

A proposito, chissà che criteri avrà utilizzato Angelina per selezionare il bel Brad? 😉