Se cerchi un collaboratore non me ne volere per quello che sto per raccontarti…. Ci tengo a riportare queste situazioni già vissute, per evitare che si ripetano “orrori” prevedibili….. Qualcuno non ci crederà, ma purtroppo è vero!!!! Cerchi un collaboratore o un marito. Partiamo da questa semplice domanda Ho visto aziende che, per assumere una nuova risorsa, […]

Se cerchi un collaboratore non me ne volere per quello che sto per raccontarti…. Ci tengo a riportare queste situazioni già vissute, per evitare che si ripetano “orrori” prevedibili….. Qualcuno non ci crederà, ma purtroppo è vero!!!!
Cerchi un collaboratore o un marito. Partiamo da questa semplice domanda
Ho visto aziende che, per assumere una nuova risorsa, utilizzano gli stessi criteri che considerano per scegliere un fidanzato o una “morosa”, come si dice dalle mie parti.
Vorrebbero un candidato bello, intelligente e simpatico. Qualche volta scherzando me lo richiedono anche ricco!
La questione è un’altra! Dovete assumere un collaboratore o un marito? In entrambi i casi, dietro un errore di selezione si nascondono danni pesantissimi, che vengono sottovalutati!!!! Però i criteri da utilizzare sono ben diversi come vedremo.
Quante volte ho sentito questa frase:
“Se deve lavorare per me deve piacermi a prima vista. A volte non occorre neppure che parli, perché riesco a comprendere al volo se è quello giusto per me”.
Ma qui non stiamo parlando di un colpo di fulmine!!!!! Qui si tratta di scegliere una persona che dovrà lavorare nella vostra azienda con dei compiti specifici, che dovrà possedere degli skills particolari e che dovrà avere delle caratteristiche personali precise.
Il candidato ideale non è come lo stereotipo dell’uomo perfetto con un fisico possente, un uomo in carriera, dolce e sensibile, ma allo stesso tempo forte e deciso.
Il nuovo assunto deve assolutamente rispecchiare le esigenze dell’azienda, deve avere le competenze richieste, non essere il principe azzurro. Cosa ve ne farete poi del belloccio di turno?
Ma allora, come si fa a scegliere la persona giusta?
In amore posso partire scartando: gli uomini sposati, quelli dipendenti da droghe o alcol, i narcisisti e gli imbroglioni e poi orientarmi verso un uomo che abbia un carattere compatibile al mio, con delle passioni e dei valori in comune e che mi piaccia esteticamente. In questo modo la relazione sarà più duratura, anche quando sarà terminata la tempesta ormonale.
Quando si tratta di assumere una nuova risorsa in azienda urge assolutamente un parere tecnico che vada al di là dell’impatto “a pelle”. Non devo cercare un marito, ma un valido collaboratore.
Ma come si fa ad interpretare una persona? Il fiuto non è sufficiente, anche se può essere di supporto. Il parere di un esperto sicuramente può aiutare se non altro perchè quattro occhi sono meglio di due!!
Assumere il candidato giusto e non un marito permette di:
– risolvere un problema (carichi di lavoro sbilanciati, sostituire una persona uscita per x motivi, ricoprire delle mansioni nuove in azienda),
– migliorare/mantenere la giusta produttività/efficienza dell’azienda,
– ristabilire i giusti equilibri nella struttura,
– favorire/mantenere un buon clima nel team dove verrà inserito,
– ma soprattutto: evitare costi successivi dovuti ad una selezione fallimentare e conseguente spreco di tempo.
Proprio così!
Se cerchi un collaboratore rifletti sul fatto che sbagliare una selezione purtroppo comporta:
– investire altri soldi per cercare una nuova risorsa,
– investire tempo e denaro per formare il nuovo arrivo,
– dover attendere mesi prima che la new entry sia totalmente autonoma ed efficiente,
-sperare che la risorsa selezionata sia quella giusta questa volta. Altrimenti si dovrà ricominciare la ricerca di nuovo con tutte le frustrazioni, angosce, insicurezze e notte insonni conseguenti……
Dietro ad una scelta sbagliata si nascondono un sacco di problemi!!!! Bisogna pensarci bene prima di scegliere.
E’ meglio investire subito del tempo per identificare bene le esigenze aziendali, indirizzando al meglio la ricerca della risorsa, piuttosto che sprecare a posteriori tanto denaro, tempo e produttività. La fase di individuazione dei criteri caratterizzanti la candidatura da cercare è critica e molto importante. Va gestita da chi ne ha le competenze.
Certo è che l’azienda ha tutto l’interesse a fare in modo che la persona assunta rimanga in società il più possibile, quasi come un matrimonio d’altri tempi.
Un consiglio spassionato: non improvvisate le selezioni! Ci sono in ballo soldi, tempo, efficienza e “benessere psico-fisico dell’azienda”.
Le Angels sono a vostra disposizione per organizzare questi “matrimoni combinati”.
A parte gli scherzi, ci tengo tantissimo ad evidenziare il valore del processo di selezione, molto spesso sottovalutato.
A proposito, che criteri avrà utilizzato Angelina per selezionare il bel Brad? 😉