Come si scrive un curriculum vitae? Lavorando da anni nella ricerca e selezione del personale abbiamo visto curriculum di tutti i tipi! Perciò abbiamo voluto raccogliere i nostri principali consigli per aiutarti a creare (o migliorare) il tuo curriculum vitae.
Trovare un nuovo impiego non è affatto una cosa facile.
A prescindere dalle ragioni che ti possono spingere a cercare un nuovo contesto lavorativo (se hai dubbi in merito, ti consigliamo l’articolo dove evidenziamo i 5 segnali che è ora di cambiare lavoro), trovare lavoro richiede parecchio tempo.
Devi cercare le offerte della tua zona, studiare gli annunci, trovare informazioni sull’azienda, capire se sei o meno tagliato per quel ruolo… e preparare un curriculum vitae adatto.
Non si sfugge: avere un curriculum vitae curato e professionale è un requisito fondamentale per trovare lavoro.
Ma come si fa?
Scrivere un curriculum è una difficile arte e, proprio per questo, vogliamo darti i nostri consigli da recruiters per aiutarti nell’impresa.
Di seguito troverai le informazioni necessarie per capire come si scrive un curriculum ben fatto e capace di farti arrivare a un colloquio di lavoro.
Come iniziare: segui uno schema
Nonostante non ci sia un solo modo “giusto” di fare un curriculum, ti consigliano di seguire uno schema ben preciso.
Il perché è presto detto: chi seleziona personale visualizza ogni giorno centinaia di curriculum; perciò, mantenere una struttura standard permette loro di individuare immediatamente le informazioni di cui hanno bisogno.
Seguire una forma standard, quindi, fa sì che il tuo curriculum vitae possa essere facilmente analizzato (anziché scartato perché ritenuto caotico) e ti aiuta anche ad avere uno schema da cui partire per inserire le informazioni chiave del tuo profilo.
Partendo dall’alto del foglio, l’ordine solitamente è:
- dati anagrafici e informazioni di contatto
- esperienze lavorative
- istruzione e formazione
- competenze linguistiche
- competenze informatiche
- competenze trasversali
- esperienze non lavorative, hobby e interessi
Dati personali e profilo
Come per un biglietto da visita, la prima cosa da inserire sono le tue informazioni personali: nome, cognome, data di nascita, residenza e contatti (mail e telefono, preferibilmente cellulare), link al profilo LinkedIn ed eventualmente sito personale se pertinente al tuo lavoro.
La foto nel curriculum non è obbligatoria, ma ti consigliamo di inserirla sempre e, soprattutto, che sia professionale (niente foto in spiaggia, per intenderci).
Sempre nell’intestazione in alto, è buona norma indicare il titolo della tua qualifica così da permettere al selezionatore di inquadrare immediatamente il tuo ruolo. Se ti stai candidando al tuo primo lavoro, stai cercando di cambiare ambito oppure la tua è una candidatura spontanea, puoi semplicemente inserire il titolo del ruolo che desideri ricoprire in quell’azienda.
Subito sotto riassumi il tuo profilo in poche righe. Spiega chi sei, la tua esperienza, i traguardi che hai raggiunto, i tuoi valori ed obiettivi professionali. Questa parte non è obbligatoria ma ti garantiamo che fa davvero la differenza: sarà una delle primissime cose oggetto di analisi di chi vedrà il tuo curriculum per la prima volta.
Vuoi sapere come scrivere il tuo profilo correttamente? Scaricati la nostra guida completa di come scrivere un curriculum vitae:
Alcune raccomandazioni:
- non aggiungere informazioni private come il tuo stato civile, il numero di figli, la religione, le preferenze sessuali e/o politiche. Meglio mantenere la tua privacy su questi argomenti
- è bene indicare la data di nascita perché è un’informazione che, in genere, i responsabili della selezione vogliono avere. Se non la trovano, la ricavano dalle date degli studi. Per questo motivo, meglio indicarla così che possano dedicare più tempo alle parti più importanti del tuo curriculum!
- se il tuo luogo di residenza non è lo stesso del domicilio, inserisci quello del domicilio
- usa sempre indirizzi mail professionali
Esperienze professionali
La parte “centrale” del tuo curriculum. Qui devi ordinare in modo sintetico e schematico il tuo percorso professionale con le tue esperienze lavorative, partendo dalla più recente o attuale.
Per ogni lavoro indica:
- data di inizio e fine del periodo lavorativo
- ruolo svolto o job title
- nome dell’azienda e settore
- sede del lavoro
- mansioni svolte, con elenco puntato partendo da quella principale o più rilevante
Cerca di valorizzare ciò che può interessare il selezionatore.
Tieni sempre a mente le informazioni riportate nell’annuncio quando compili questa parte, così da evidenziare requisiti o mansioni che hai in comune con il profilo ricercato.
Menziona solo le esperienze più in linea con la posizione per cui ti stai candidando. Se hai svolto lavori diversi, puoi inserirli nella sezione delle competenze per spiegare brevemente come hai acquisito altre determinate skill. Poi, durante il colloquio, potrai entrare nei dettagli.
Istruzione e formazione
Elenca i tuoi titoli di studio più recenti (non serve tornare indietro alla scuola media o superiore se hai una laurea!) in questo modo:
- data di conseguimento
- titolo conseguito
- nome dell’università o scuola e
- luogo di riferimento
Se ti sei laureato con un bel voto, riporta pure la valutazione finale, così come i titoli di tesi o progetti di ricerca se rilevanti per la posizione che vuoi ricoprire.
Inoltre, se hai seguito dei corsi, mettilo bene in evidenza con una sezione dedicata alla formazione dove riporti il titolo del corso, l’ente di formazione, la durata del corso (in ore o indicando il periodo di svolgimento) ed eventuali certificazioni ottenute.
Competenze linguistiche
A questo punto, se lo desideri, puoi dare enfasi ad alcune tue competenze. Noi ti consigliamo di fare una distinzione tra competenze linguistiche, informatiche (ormai richieste in quasi tutti i lavori) e trasversali.
Partendo dalle competenze linguistiche, indica quelle che conosci e il livello di conoscenza, ordinandole da quella che padroneggi meglio. Attenzione: specificare che sei madrelingua italiana per lavori in Italia è superfluo!
Per indicare il tuo livello di conoscenza, puoi usare termini come conoscenza base/intermedia/avanzata/eccellente oppure i codici internazionali (A1/A2/B1/B2/C1/C2).
Puoi anche essere più specifico e differenziare i tuoi livelli di conoscenza tra:
- comprensione linguistica
- produzione linguistica orale
- produzione linguistica scritta
Ti suggeriamo di non essere troppo generoso in queste autovalutazioni… meglio essere onesti ed evitare figuracce al colloquio o, peggio ancora, sul posto di lavoro!
Competenze informatiche
Nei lavori qualificati si tende a dare per scontato certe competenze informatiche come l’utilizzo di posta elettronica, la navigazione in internet e l’utilizzo del pacchetto Office.
Se ti stai candidando in risposta ad un annuncio, quest’ultimo potrebbe già indicare tra i requisiti l’uso di specifici software necessari per svolgere la mansione. In generale, assicurati di avere ben chiare quelle che sono le competenze informatiche richieste o strategiche nell’ambito in cui lavori o vuoi lavorare.
Detto questo, anche qui indica solo le competenze informatiche che hai veramente. Immagina se durante il colloquio ti venisse chiesto di mettere in pratica ciò che hai scritto, potresti compromettere la tua credibilità… Ricorda: le bugie hanno sempre le gambe corte!
Competenze trasversali
Dette anche soft skills, possono ulteriormente distinguersi tra:
- competenze relazionali
- competenze comunicative
- competenze organizzative e gestionali
Non è obbligatorio inserirle e non c’è una regola da seguire perché, solitamente, il selezionatore è in grado di fare una prima stima generale delle tue competenze trasversali già in base al tuo profilo professionale. Ad esempio, per un Sales Agent con 10 anni di esperienza nelle vendite, si darà per scontato che abbia buone capacità di negoziazione e comunicazione interpersonale.
Se hai però delle competenze che vorresti evidenziare, assicurati di essere in grado di argomentarle successivamente in sede di colloquio parlando dei tuoi traguardi e fornendo dati oggettivi per quanto possibile.
Se vorresti inserire delle competenze trasversali, ma non sai bene quali indicare, ti consigliamo di rispondere dalla domanda “quali caratteristiche personali ti permettono di svolgere bene il tuo lavoro?”.
A questo proposito, può esserti utile il nostro articolo dedicato a scoprire i propri talenti come punto di partenza per costruire un elenco di soft skills da cui scegliere quelle che ritieni più rilevanti e strategiche per il ruolo.
Esperienze non lavorative, hobby ed interessi
Anche questa sezione non è obbligatoria, specie se hai un curriculum vitae molto lungo! Tuttavia, non dimenticare che questo è un documento che deve parlare di te, perciò fai in modo che quello che indichi dia ancor più sostanza all’idea di professionista che vuoi dare di te.
Puoi quindi far emergere determinate caratteristiche mostrando di metterle in pratica anche nel tempo libero. Ti piace viaggiare? Ti poni come una persona avventurosa, pronta a nuove sfide e aperta mentalmente, tutte caratteristiche che favoriscono il lavorare in ambienti internazionali. Dipingi o ti diletti in cucina? Sono entrambe attività che stimolano la creatività, l’estetica e ti qualificano come persona attenta alla qualità e ai dettagli di quello che fai.
Non dimenticare che gli hobby possono anche essere argomenti per rompere il ghiaccio durante il colloquio, perciò pensa bene a cosa eventualmente indicare! Le prime impressioni contano.
Questi sono i nostri principali consigli su come si fa un curriculum.