Giulio De Vita e Luca Giuliani: creatività al lavoro

Per la nostra rubrica The Question Corner, abbiamo avuto il piacere di condurre un’intervista doppia con due protagonisti del PAFF! (Palazzo Arti Fumetto Friuli) di Pordenone: Giulio De Vita, fondatore, presidente e direttore artistico, e Luca Giuliani, direttore generale.

Giulio De Vita e Luca Giuliani: creatività al lavoro

Per la nostra rubrica The Question Corner, abbiamo avuto il piacere di condurre un’intervista doppia con due protagonisti del PAFF! (Palazzo Arti Fumetto Friuli) di Pordenone: Giulio De Vita, fondatore, presidente e direttore artistico, e Luca Giuliani, direttore generale.
Insieme abbiamo parlato di come sviluppare la propria creatività e sfruttarla nella propria vita personale e nel lavoro, imparando ad accogliere novità e fallimento ma soprattutto giocando a cambiare punto di vista sui problemi.

Iniziamo con una breve presentazione: raccontateci del vostro percorso di carriera e di cosa vi occupate oggi.

Giulio De Vita: Sono nato a Pordenone, e dopo la maturità scientifica mi sono trasferito a Bologna per l’università dove ho iniziato a disegnare per il mondo della pubblicità. Contemporaneamente ho iniziato a collaborare con un fumettista di Pordenone e presto ho esordito come fumettista autonomo. Dal 2000 la mia carriera è diventata internazionale lavorando per il prestigioso mercato franco-belga. Ritornato nel frattempo a Pordenone, ho iniziato a prodigarmi nella filantropia portando le mie conoscenze professionali in ambito culturale e ho fondato una associazione culturale, Vastagamma per valorizzare il patrimonio artistico emergente locale con mostre di giovani artisti di tutte le discipline. Dal 2018 ho fondato il PAFF! di cui sono anche direttore artistico.  

Luca Giuliani: Laureato in lettere, ho conseguito un Dottorato a Bologna in Discipline dello Spettacolo. Ho insegnato storia e critica del cinema presso l’Università di Trieste. Contestualmente ha lavorato negli archivi cinematografici, lavorando alla Cineteca del Friuli, Cineteca del museo nazionale del cinema di Torino, all’Istituto Luce, passando poi alla curatela. Oggi, invece mi occupo di management, e sono Direttore Generale al PAFF dove sono responsabile dell’organizzazione delle strategie di audience development.

Quando e come avete capito quale percorso intraprendere?

Giulio De Vita: Fin da piccolo la mia propensione al disegno è stata spiccata. A scuola disegnavo dappertutto con apprezzamenti anche da parte degli insegnanti. A 16 anni una agenzia pubblicitaria locale mi ha commissionato il primo lavoro retribuito ed è stato in quel momento che ho capito che quella che era una passione poteva essere la mia professione.

Luca Giuliani: Come in tutte le cose c’è quello che hai in mente tu e poi c’è il mondo intorno! Quando mi sono iscritto all’università pensavo di laurearmi in arte contemporanea, poi lungo la strada ho seguito il percorso del cinema. In generale, devo dire che ho sempre avuto difficoltà – anche quando ero in posizioni prestigiose – a stare seduto a scaldare la sedia. Per me è fondamentale fare, costruire, incidere nelle cose. Sono passato dalla saggistica, all’archivistica fino alla curatela, ma sono sempre stato affascinato dal far funzionare le cose. Questo, quindi, piano piano mi ha fatto spostare verso il management culturale.

Riguardo al PAFF!, come è nata l’idea di questo progetto? Quali sono i vostri prossimi obiettivi?

Giulio De Vita: Vastagamma disponeva dal 2006 di una sede espositiva dove organizzavamo mensilmente 3 mostre personali di giovani artisti emergenti. Nel 2010 un’alluvione ha allagato e reso inagibile la struttura rimanendo inattiva. Negli anni successivi si è creata una congiuntura in cui Villa Galvani, dove ora ha sede il PAFF!, soffriva di crisi di contenuti. È stato così che ho formulato un progetto ambizioso e articolato, sfruttando la frizzante, prestigiosa e corposa scena fumettistica locale come strumento di valorizzazione culturale, rivitalizzando e riqualificando l’area.

Luca Giuliani: Io lavoro in questo ambito dal 1999, ma ammetto che è la prima volta che trovo una così spiccata e radicata propensione all’innovazione e invenzione: uscire dagli schemi, mantenere un’istituzione musale al passo coi tempi. I nostri obiettivi ora sono il consolidamento della struttura, che già è cresciuta esponenzialmente, e poi il radicamento nel tessuto culturale e sociale del territorio. Vorrmmo che il PAFF diventasse un’abitudine, la casa del mondo culturale pordenonese e regionale … e chissà magari anche un po’ più in là.

Ora parliamo di creatività. Qualcuno la vede come un talento innato, altri come un’attitudine che si sviluppa con tanto esercizio. Come vi ponete a riguardo?

Giulio De Vita: La creatività è una caratteristica insita e innata nell’uomo che però va allenata e stimolata. La definizione di creatività è spesso ignorata: è la capacità di mettere insieme cose esistenti in modo nuovo, quindi non necessariamente legata all’arte. La creatività si esprime anche in ambiti lavorativi non artistici e apparentemente solo logiche. Come professionista della creatività, posso tranquillamente affermare che la creatività si sviluppa e si allena e ci sono metodi da lungo tempo per ottenere risultati creativi. La formazione professionale moderna considera la creatività come una soft skill e come risorsa fondamentale per affrontare le difficili prospettive del mondo del lavoro minacciato dalle automazioni delle innovazioni tecnologiche.

Luca Giuliani: Credo che la creatività nel campo culturale sia fondamentale. Io, personalmente, non riesco a stare seduto a scaldare la sedia, ma soprattutto – e, ammetto, è anche un limite – non riesco a fare due volte una stessa cosa. Nel mondo della cultura, invece, questo avviene spesso. Le pratiche tendono a cristallizzarsi fino a perdere l’aderenza al presente. La creatività si impara, ma bisogna pur sempre avere una predisposizione alla curiosità e all’apertura mentale per scoprire spunti nuovi e sempre diversi.

Come ritenete che la creatività possa essere utile a migliorare l’efficienza lavorativa e professionale?

Giulio De Vita: Da un punto di vista è un modo per affrontare la vita lavorativa in maniera più resiliente, il pensiero laterale aiuta nel problem solving, nella cultura organizzativa e nella coscienza di gruppo; dall’altro permette di affrontare il lavoro (qualsiasi sia) in maniera unica e irripetibile dando valore alla presenza dell’individuo e facendolo ritenere necessario e insostituibile.

Luca Giuliani: La creatività evita i meccanismi, la routine, le consuetudini, il già visto, il non si può fare. O peggio ancora: il si è sempre fatto così. Se avessimo sempre dato retta a questa affermazione probabilmente saremmo ancora all’età della pietra e della ruota quadrata.

Infine, avete dei consigli su come sviluppare la propria creatività anche nel lavoro?

Giulio De Vita: Tre consigli:

  1. Allenarsi al pensiero laterale: mettere insieme ambiti della vita differenti perchè spesso l’ispirazione viene dalle situazioni più inaspettate, rimanere aperti e ricettivi senza ragionare per compartimenti stagni aiuta a vedere le cose in modo nuovo;
  2. Capovolgere le situazioni: quando non si viene a capo di un problema, è meglio ribaltare la situazione, ragionare per assurdo, ironizzare e scherzarci sopra, ciò permette di uscire dal labirinto dei pensieri logici e affrontare la questione in maniera diversa;
  3. Ultimo, non avere paura di sbagliare: l’errore e il fallimento sono una caratteristica umana che va tenuta come risorsa. Le più grandi innovazioni e scoperte della storia dell’uomo derivano da errori che però sono stati accolti e osservati, per aprire porte nuove verso il futuro.

Luca Giuliani: Imparare a porsi nei confronti del mondo in maniera aperta e curiosa, senza paura dell’incognito e mantenendosi disponibili all’ascolto. Altrimenti l’esperienza inizierà a condurre in maniera predominante le nostre azioni.

… e su come scovare i propri talenti?

Giulio De Vita: Giocare. Il gioco è nell’uomo e negli animali la prima forma di apprendimento e sviluppa la curiosità, ed è anche il metodo più piacevole ed efficace.

Luca Giuliani: Io direi di liberarsi della pigrizia, uno dei motori principali della vita su questo pianeta. Ma bisogna essere anche aperti all’altro perché la scoperta dei propri talenti deriva anche da quello che è l’apprezzamento e il consenso esterno. Diventa quindi necessario uscire da se stessi e capire se ciò che si sta facendo può essere utile e prezioso per gli altri. Io credo che i talenti esistano sempre in relazione a qualcun altro, altrimenti sarebbero una caratteristica personale.

Giulio De Vita

Giulio De Vita, fondatore, presidente e direttore artistico del PAFF! Palazzo Arti Fumetti Friuli di Pordenone.

Luca Giuliani

Luca Giuliani, direttore generale del PAFF! Palazzo Arti Fumetti Friuli di Pordenone.