Sarà un vero piacere per noi Angels ospitare a Pordenone un seminario tenuto da Vittorio Balbi. Abbiamo conosciuto Vittorio come Trainer in un master sul Coaching professionale ed abbiamo apprezzato le sue doti di rigore professionale e sensibilità umana. Per farlo conoscere meglio ai nostri lettori abbiamo preparato per lui un’intervista davvero speciale. Infatti a fargli […]

Sarà un vero piacere per noi Angels ospitare a Pordenone un seminario tenuto da Vittorio Balbi. Abbiamo conosciuto Vittorio come Trainer in un master sul Coaching professionale ed abbiamo apprezzato le sue doti di rigore professionale e sensibilità umana.
Per farlo conoscere meglio ai nostri lettori abbiamo preparato per lui un’intervista davvero speciale. Infatti a fargli le domande sono stati chiamati alcuni suoi allievi ormai coach professionisti. Vediamo se siamo riuscite a metterlo in difficoltà!
Intervista speciale a Vittorio Balbi
#1 Nicoletta Zanetti: Cosa significa per te essere un Coach?
Essere Coach è vivere in Metaposizione osservando gli accadimenti della vita sapendo che ciascuno agisce secondo quella che ritiene la sua scelta migliore.
#5 Francesca Cancian: Se in questo preciso momento potessi porti una domanda, quale sarebbe?
Come ti vedi da qui a 5 anni nella professione di Coach?
#6 Maria Rotolo: Quale immagine, secondo te, rappresenta il coaching?
L’immagine di una Coppia che Danza, essendo il Coach la Donna, quello che segue
#7 Anna Fata: Di fronte ad un coachee che chiede il tuo tuo aiuto, ma fatica poi, in realtà, ad affidarsi, cosa gli diresti per aiutarlo a sbloccarsi?
Se avessi questa intuizione, farei delle Domande di Controllo per stabilire se questo sia un mio Giudizio o meno. Se fosse un mio giudizio lo allontanerei (Tecnica Osteopatica) in quanto inutile, Se fosse invece confermato dal Coachee, penserei, se il caso, di utilizzarlo come feedback rafforzativo. Pertanto non gli direi nulla (Il Coach NON Dice) ma piuttosto gli domanderei: Cosa chiedi al Coaching? Cosa chiedi al Coach? Da cosa comprenderai che il percorso che hai intrapreso soddisfa alle tue esigenze? ecc.
#8 Gian Pietro Scuccato: Applichi il coaching anche tra le mura domestiche? Con quali risultati?
Nemo Profeta in Patria: non è corretto utilizzare le conoscenze professionali nel gestire i rapporti con parenti, amici, figli, Partner di vita. Cionondimeno, a richiesta esplicita, oriento verso valenti colleghi chi me ne facesse richiesta. E’ così che sta guarendo da una grave forma di Psoriasi mia figlia Francesca, è così che sta guarendo da una forte forma di Morbo di Chron Jacopo, il figlio di un’amica d’infanzia….
#9 Raffaele Costi: Quale rapporto vedi tra coaching e gioco?
Il Gioco come il Coaching ha Regole Chiare disponibili a tutti i Partecipanti e note prima di iniziare la Partita
Il Gioco come il Coaching prevede il raggiungimento di un Obiettivo
Il Gioco come il Coaching prevede una strategia
Il Gioco come il Coaching prevede il Rispetto del risultato del Campo (accogliere il Feedback come un Dono)
Il Gioco come il Coaching consente un Miglioramento personale
Il Gioco come il Coaching prevede la presenza di un Pubblico che fa il tifo per te (Championing)
#10 Paolo Collu: Quando e in quali situazioni si é dimostrato più efficace nelle aziende l’intervento di coaching ?
Quando la Persona era disponibile a coinvolgersi (Challenge by Choice)
E voi che domanda fareste al nostro Coach? Le domande sono uno degli strumenti utilizzati nel Coaching per aumentare la Consapevolezza nei Clienti. Se vuoi imparare altre tecniche e fare delle esperienze su questo tema ti invitiamo a partecipare sabato 23 Maggio ad Esperienze di Consapevolezza a Pordenone presso il Polo Tecnologico.