Maria Antonietta De Caro: uno sguardo al presente e futuro delle Risorse Umane

Per la nostra rubrica The Question Corner, abbiamo avuto il piacere di intervistare la Dott.ssa Maria Antonietta De Caro, Senior HR Manager e Coach presso Rhoss S.p.A.

La crescente consapevolezza dell’importanza del capitale umano per il successo aziendale ha influenzato notevolmente le dinamiche del ruolo delle HR. Ai suoi professionisti si chiede quindi di saper navigare la complessità dei contesti aziendali, ma non solo.

Maria Antonietta De Caro: uno sguardo al presente e futuro delle Risorse Umane

Le Risorse Umane hanno subito un’evoluzione significativa nel corso del tempo, passando da un ruolo principalmente amministrativo a una funzione strategica chiave all’interno delle organizzazioni.

Quali sono gli aspetti determinanti e predominanti di questa professione oggi e quali le nuove sfide che deve affrontare? Lo scopriamo in questa intervista con la Dott.ssa Maria Antonietta De Caro, Senior HR Manager e Coach presso Rhoss S.p.A.

Iniziamo con una breve presentazione: ci racconti un po’ del suo percorso di carriera.

Sono laureata in Filosofia a Trieste e ho proseguito la mia formazione con il master in organizzazione e personale alla SDA Bocconi. Durante il periodo universitario ho vissuto in Spagna grazie al progetto Erasmus ed in Inghilterra come volontaria europea ed ho imparato rispettivamente a parlare spagnolo ed inglese.

 Il master mi ha dato l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro grazie ad uno stage: ho cominciato come headhunter a Milano per Russell Reynolds Ass. Quello è stato il trampolino di lancio per la mia sfida professionale che era quella di diventare HR Manager in una grande azienda multinazionale. Per raggiungere questo obiettivo sono entrata in Gruppo PAM come HR Specialist di selezione. Mi stavo avvicinando al traguardo, ma non c’ero ancora perché mi occupavo solo di selezione e così sono entrata in Danieli & C. dove sono cresciuta professionalmente fino a diventare HR Manager di due linee di prodotto con uffici anche al di fuori dall’Italia.

Avevo già raggiunto il mio obiettivo, evidentemente avevo sognato troppo in piccolo; ho guardato dentro di me per trovare un nuovo stimolo e l’ho trovato. Non volevo più solo fare l’HR Manager, ma anche mettere la mia esperienza personale e professionale a disposizione di aziende che ancora non avessero la funzione risorse umane e implementarla andando ad impattare significativamente la cultura aziendale. E così è stato in Pilosio, dove mi sono anche occupata di internazionalizzazione collaborando all’apertura di svariate branches (Vietnam, Sudafrica, Canada ed Emirati) ed in Dematic.

In quegli anni ho sentito anche la necessità di rafforzarmi professionalmente e personalmente ed ho ripreso a studiare: un master in counselling, uno in Executive HR Management al MIP ed il percorso per diventare coach.  Attualmente sto creando la funzione HR in Rhoss ed esercito come coach e formatrice. Ho anche ripreso a studiare filosofia con il professore con cui mi sono laureata. 

Secondo lei, quali sono gli aspetti determinanti e predominanti della sua professione?

Il ruolo HR è un ruolo complesso e che si è molto evoluto nel tempo: da pura amministrazione del personale, a controllori, a business partner, a figure professionali che supportano le aziende nel prendersi cura delle loro persone e della reputazione aziendale.

Il tratto base del nostro ruolo è quindi la capacità di leggere il mondo che ci sta attorno, capire la cultura dell’azienda per cui lavoriamo, intuire le aspettative dei nostri stakeholder e trovare il miglior compromesso per rendere il business sostenibile e profittevole e l’azienda un luogo dove si lavora con soddisfazione e serenità. Il tutto supportato da una profonda conoscenza degli elementi “hard” del nostro mestiere.

presente e futuro e sfide delle Risorse Umane

Quali sono le sfide che oggi affronta chi si occupa di Risorse Umane? Quali evoluzioni si aspetta per il futuro?

Il contesto in cui ci stiamo muovendo è frizzante e stimolante, è diverso da regione a regione (le esigenze di una azienda in Friuli sono diverse rispetto a quelle di un’azienda laziale o lombarda), così come anche la tipologia di business ha il suo specifico impatto.

Il mio punto di vista non può che essere quindi filtrato dallo specifico contesto in cui opero:

  • la prima sfida con cui ci dobbiamo confrontare è creare un contesto lavorativo abbastanza stimolante, formativo e positivo da attrarre i giovani che si affacciano al mondo del lavoro.
  • altro aspetto è la conciliazione fra le aspettative sul lavoro dei manager già formati e quelle dei giovani che si stanno affacciando al mondo del lavoro. Il nostro compito è ancora una volta creare un ambiente di lavoro che riesca ad essere inclusivo, che medi le aspettative ed ovviamente supporti il business.

Ci sono molti giovani che si stanno avvicinando all’ambito delle Risorse Umane. Che consiglio darebbe loro per affrontare al meglio questa professione?

Consigli….non mi sento ancora così saggia da dare consigli, posso condividere quello che credo mi abbia aiutato di più nel mio percorso personale e professionale.

Da una parte ci sono state la voglia di continuare a scoprire e di non dare nulla per scontato; ma il vero buster è stato lavorare sulla mia consapevolezza: consapevolezza dei miei limiti e potenzialità, delle mie fragilità e dei miei bias cognitivi. Consapevolezza e non paura.

Quando inizi a conoscerti e decidi che i tuoi limiti e fragilità fanno parte di te e hanno la loro funzionalità nel processo decisionale, tutto diventa più semplice. Più ci si scopre e meno si è in balia delle emozioni e dei bias e le decisioni vengono prese con ponderatezza, usando le emozioni come risorse e non essendone dominati. Scopritevi!

Il 2024 è praticamente alle porte: un augurio o un buon proposito che vorrebbe inviare agli HR come lei?

Gli HR sono professionisti come tutti gli altri, quindi estendo il mio augurio, che è anche il mio mantra, a tutti “sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” (Gandhi).

Maria De Carlo

Maria Antonietta De Caro è Senior HR Manager e Coach presso Rhoss S.p.A, realtà specializzata nella progettazione e produzione di prodotti e sistemi per la climatizzazione e il trattamento dell’aria in ambito civile ed industriale.