Lamberto Vallarino Gancia, Labor Omnia Vincit

Vino e arte oggi si incontrano in questa nostra intervista a Lamberto Vallarino Gancia, appartenente alla quinta generazione della famiglia fondatrice di una delle più rinomate e prestigiose case vitivinicole del nostro Paese e Presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino, eccellenza artistica italiana di rilevanza nazionale ed internazionale. Ringraziamo il dottor Gancia, per […]

Lamberto Vallarino Gancia, Labor Omnia Vincit

Vino e arte oggi si incontrano in questa nostra intervista a Lamberto Vallarino Gancia, appartenente alla quinta generazione della famiglia fondatrice di una delle più rinomate e prestigiose case vitivinicole del nostro Paese e Presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino, eccellenza artistica italiana di rilevanza nazionale ed internazionale.

Ringraziamo il dottor Gancia, per il tempo che ci ha dedicato e per aver condiviso con noi alcune preziose considerazioni su come fronteggiare questo post lockdown partendo da un approccio di connotazione assolutamente positiva, dal coinvolgimento di tutta la squadra e da una scelta attenta sulle caratteristiche dei collaboratori giusti con cui lavorare per portare avanti tutto questo.

Intervista a Lamberto Vallarino Gancia

I segnali sulla fine dell’emergenza pandemica nel nostro Paese sembrano incoraggianti. Il quadro economico globale non lascia però grande spazio all’ottimismo e anche per il comparto vitivinicolo si è aperto uno scenario di criticità. Lei appartiene alla quinta generazione della famiglia che ha inventato lo spumante in Italia e tuttora si occupa di vino e segue società che producono e vendono vini, spumanti e liquori. Con la sua esperienza di anni e anni nel mondo delle bollicine, lei si esprime in termini in qualche modo ottimistici e ritiene che da questa crisi si uscirà più forti. Cosa la porta a questa considerazione?

Io sono ottimista perché parto sempre dal bicchiere di vino mezzo pieno perché quello mezzo vuoto è già stato bevuto e quello mezzo pieno invece è pronto per essere bevuto. Il motto della mia famiglia è sempre stato “Labor Omnia Vincit” e proprio in momenti di difficoltà con la fatica, la perseveranza, la voglia di fare si vince. Il mondo del vino nella storia di crisi ne ha superate tante e tutte hanno portato conseguenti opportunità di forti sviluppi e di nuove idee. Io sono convinto che chi ha questo atteggiamento sarà vincente e saprà sfruttare e girare le negatività in positività. Il segreto del successo della positività è svegliarsi ogni mattina, guardarsi allo specchio e trovare tre motivi validi per rallegrarsi con se stesso…..per poi trasmetterlo agli altri! 

Dottor Gancia, lei ha maturato una vasta esperienza manageriale assumendo incarichi direttivi in numerose organizzazioni nazionali e internazionali e da anni è impegnato nel sostegno a istituzioni culturali. Dal 2015 ricopre la Presidenza del  Teatro Stabile di Torino. Arte e vitivinicoltura sono mondi che costituiscono parte importante dell’identità e della fortuna del nostro Paese, oggi entrambi in sofferenza a causa della pandemia. Pensando ai lavoratori occupati in questi due settori, quali conseguenze ritiene si troveranno a dover fronteggiare?

Ci sono molti aspetti in comune tra il mondo del vino e della cultura e nello specifico del teatro con spettacolo dal vivo, ognuno trasmette sentimenti di emozione, gioia, felicità, sensazioni, socialità e tanti altri buoni aspetti. Ambedue coinvolgono dietro le quinte ed in cantina tanti seri e bravi professionisti che lavorano per ottenere un prodotto straordinario che ha continuità e se ne usufruisce in socialità e con più persone.

Gli attori, i lavoratori, i cantinieri, gli agronomi, i tecnici, gli attori e tutti coloro che sono coinvolti in attività produttive sono quelli che hanno sofferto di più, in quanto si sono dovuti fermare di colpo. Ma non si è fermata la creatività che permette di affrontare in modo diverso ed innovativo il post lockdown sfruttando i social, i webinars, le degustazioni, le presentazioni online come la possibilità di poter servire direttamente a casa il frutto del prodotto della terra o la riapertura dei teatri dove gli spettatori partecipano con regole di distanza, e sicurezza. Il garantire la sicurezza e ridare la possibilità ai consumatori e spettatori di poter continuare a godere di emozioni e sensazioni sarà il segreto del successo.

Per superare questa crisi, ci vorrà la collaborazione di tutti. Lei afferma che per fare un grande vino ci vuole un grande lavoro di squadra dalla vigna al bicchiere e che per il teatro è lo stesso, il lavoro parte dal testo e si conclude con il pubblico che applaude al termine dell’ultima recita. Come si arriva a costruire un team che faccia squadra davvero, nei fatti e non solo nelle dichiarazioni?

Valorizzando i talenti, facendo lavorare le persone per le capacità che hanno, definendo in modo chiaro i ruoli e le responsabilità facendo in modo soprattutto che questo processo sia naturale e tutti ne siano convinti e lavorino in modo naturale anche divertendosi. Il lavoro in squadra funziona quando si crea un team di persone valide motivate, che lavorano per obiettivi personali ma soprattutto comuni e quando si riconosce il leader che li guida per le capacità che ha. Infine ci vuole sempre curiosità, non avendo paura di fare errori piuttosto che il non fare, mai scaricando le colpe e responsabilità su altri. Importante anche valorizzare tutte le risorse nel team sia per genere, che per età che per capacità ed idee che ognuno ha. Ultimo aspetto, ma molto importante, è saper comunicare con tutti informando e coinvolgendo nel modo giusto, condividendo ed ascoltando, per cercare il successo perseguendo una strada condivisa.       

Il fattore determinante per il successo di una squadra, e quindi di un’azienda, sono le persone che ne fanno parte. Quali sono i criteri a cui presta maggiore attenzione quando sceglie i suoi collaboratori?

Partendo dal CV e quindi che formazione hanno, studi, esperienze, attitudine ma per me è anche molto importante capire le ambizioni, la voglia di fare, che passioni hanno e se hanno e trasmettono quella chimica che è fondamentale per avere successo e sapere lavorare in squadra, che passa per me nell’avere il sorriso sulle labbra (positività), il guardare negli occhi le persone, trasmettere determinazione e sicurezza ed avere tante ambizioni e valori come famiglia, onestà, amicizia e un overall positive look. Infine, per me la scelta è anche condividere la scelta con le persone con cui la stessa lavorerà o con le persone del mio team strategico della società. 

La scelta del collaboratore giusto è un passaggio sempre molto delicato. C’è un episodio, legato a questa dinamica, che per qualche motivo ricorda in modo particolare?

Sì, quando ho dovuto cercare un nuovo direttore per una società che ho presieduto. All’interno vi era chi usciva ed un candidato a sostituirlo e vi era una chiaro conflitto tra queste due persone, i collaboratori e le persone delle varie strutture. Insomma esattamente il contrario e l’antitesi del gioco di squadra che io ricerco sempre!  Il mio intervento è stato proprio quello di trovare una persona nuova, motivata e con l’attitudine a lavorare in squadra facendo diventare questa società un esempio di successo proprio per il team creato. Il fatto di aver fatto esperienza con persone e dirigenti sbagliati nel posto sbagliato mi ha permesso di capire il ruolo chiave di come è importante trovare sempre la risorsa giusta per avere successo! A volte è meglio anche non dare troppa responsabilità a chi non è in grado di gestirla e quindi la risorsa giusta al posto giusto è un sicuro elemento di successo.

Chi è Lamberto Vallarino Gancia

Enologo laureato all’University of California Davies, già presidente dell’azienda di famiglia, di Federvini e del Consorzio Alta Langa, vice presidente di Federalimentare e membro del comitato di Confindustria, di Contromarca ed IBC. Oggi è consulente, Presidente e partner di Brainscapital srl, Vice presidente di Domori srl, presidente onorario del Comitè Vin, Accademico Onorario dell’Accademia Agricoltura, della Vite e del Vino, Membro Scientifico di Agrinnova, professore a chiamata presso la SAA scuola di Amministrazione Aziendale Master Università di Torino. Ricopre l’incarico di Presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale. Da sportivo ha vinto il campionato italiano e europeo di Offshore classe 1 ed è membro dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia. Scrive di vino, cultura e fa prove di test di auto e sci che sono la sua passione. Fondatore e partner di GGB consulting e di 4Invest Re con cui sviluppa progetti di consulenza attraverso un network di partner e contatti nazionali ed internazionali.