Lavori in via di estinzione

Tutti siamo consapevoli dei grandi e rapidi mutamenti che stanno investendo la nostra società. Vediamo come la tecnologia stia modificando le nostre abitudini e come cambi le prospettive di vita e lavoro. Non è facile proiettare le conseguenze di questa situazione nel medio/lungo termine per capire veramente come il mondo del lavoro sarà da qui a breve. […]

Lavori in via di estinzione

Tutti siamo consapevoli dei grandi e rapidi mutamenti che stanno investendo la nostra società. Vediamo come la tecnologia stia modificando le nostre abitudini e come cambi le prospettive di vita e lavoro. Non è facile proiettare le conseguenze di questa situazione nel medio/lungo termine per capire veramente come il mondo del lavoro sarà da qui a breve. Eppure alcuni segnali sono ben presenti già nella nostra realtà, siamo veramente in grado di coglierli? E, se li cogliamo, siamo pronti psicologicamente a metabolizzarne le conseguenze?

Ma è davvero possibile sapere come evolveranno i vari lavori? Non è così facile perchè probabilmente alcuni dei lavori che saranno svolti tra dieci anni, ora non li riusciamo nemmeno ad immaginare ma guardando le tendenze possiamo con una certa dose di sicurezza immaginare quali sono le attività che rischiano di diventare obsolete e probabilmente andranno a scomparire o ad essere modificate profondamente.

In questo articolo vorrei analizzare, in base a tendenze già in corso, quali sono i lavori a rischio estinzione.

In linea generale si può affermare che tutte quelle attività dove è presente una forte componente di fisicità o di ripetitività potranno essere svolte da macchine sempre più performanti e precise. Questo già lo si vede nelle nostre fabbriche dove l’uomo, sempre più un tecnico specializzato, svolge attività di programmazione e controllo dell’attività di qualche tipo di macchinario. Per capire quanto questo scenario sia reale e non così distante nel tempo basta citare la recente esternazione di Horst Neumann, capo del personale di Volkswagen, che ha annunciato come una parte significativa delle persone che andranno in pensione da qui al 2030 saranno sostituite non da altri lavoratori ma da robot!

Lavori a rischio estinzione

Operaio e impiegato generico

Come accennato sopra, il lavoro svolto utilizzando la propria prestazione manuale o intellettuale che non abbia una competenza specifica ha alte probabilità di essere affidato a robot o, nel prossimo futuro, ad androidi dalle sembianze umane ove sia necessario trasmettere anche un’esperienza gradevole dal punto di vista relazionale. Mi ha molto impressionato a questo proposito questo video in cui si vede come esistano già delle creature meccaniche in grado di interagire minimamente con l’uomo

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Badanti e colf

L’attività di prendersi cura di persone anziane o non autosufficienti, sicuramente cruciali nei prossimi decenni quando la medicina e la biotecnologia permetteranno di aumentare significativamente le aspettative di vita delle persone, potrà essere delegata a robot o androidi che non sentono la fatica, non perdono la pazienza e, speriamo, saranno in grado di trasmettere anche stimoli affettivi alla persona che assisteranno. Lo stesso si può dire per tutte le attività di cura e pulizia della casa, ripetitive e a scarso valore aggiunto, che potranno essere svolte da un fedele assistente meccanico! In questo video potete vedere un prototipo di robot in grado di sollevare e spostare una persona non autosufficiente.

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Taxista e autista

Tra non molto potremo disporre di veicoli da trasporto che si guidano da soli. Potranno essere utilizzati per migliorare la mobilità nei centri urbani ed essere messi a disposizione degli utenti dal servizio di trasporto pubblico per limitare il traffico privato. Potranno essere noleggiati per brevi spostamenti e con il tempo probabilmente anche per tratte più lunghe. Sembra abbastanza plausibile che il mestiere di autista o di taxista non avrà un futuro così florido. Questi veicoli cambieranno moltissimo le abitudini delle persone che per motivi di costi ma anche per status symbol rinunceranno alle auto private per un concezione più moderna della mobilità. Questo accadrà a brevissimo e non tra vent’anni!!! Nella foto qui sotto vedete la Google Car, un’auto elettrica che si guida da sola.

Libraio

E’ da anni che si parla della crisi dell’editoria tradizionale e delle librerie, forse ad esclusione di quelle di nicchia super specializzate. Come per moltissimi altri beni di consumo il canale d’acquisto dei libri sta sempre di più diventando quello dell’e-commerce. La grandissima scelta, la velocità di consegna e la comodità di svolgere tutto da casa o da ovunque ci troviamo attraverso il sempre più diffuso utilizzo del mobile, renderanno questa modalità la preferita dagli utenti rispetto al recarsi in un negozio tradizionele. Attenzione che ho preso quello del libro come esempio ma il resto del commercio al dettaglio secondo me è altamente a rischio per gli stessi motivi, escludendo forse quelle attività situate in grossi centri turistici dove l’esperienza di acquisto farà parte del pacchetto della vacanza

Interprete/traduttore

La conoscenza delle lingue straniere, si dice continuamente, è importante in un mondo sempre più globale. Certo! Ma sarà ancora necessario studiarle per poterne usufruire? Non dobbiamo esserne così sicuri….. I sistemi di traduzione automatica diventeranno sempre più precisi e la diffusione di supporti come ad esempio i Google Glass permetteranno di accedervi ovunque in tempo reale. Questo potrebbe comportare che la comunicazione tra persone di madrelingua diversa avverranno attraverso questi dispositivi senza necessità di utilizzare una lingua comune. Certo, il piacere di immergersi in un’altra cultura attraverso lo studio della sua lingua ci sarà sempre e porterà indubbio valore a chi abbia voglia di farlo, ma per tutti gli altri……

Sportellista bancario

In questo settore possiamo dire davvero che il futuro è oggi! Quanti di noi svolgono le necessarie operazioni bancarie senza recarsi presso una filiale, magari da anni? Ormai per le operazioni di natura routinaria si può davvero dire che non sia più necessario avere il supporto di un operatore all’interno di un luogo fisico. Si può quindi immaginare che il sistema bancario, come lo conosciamo oggi, subirà una profonda ristrutturazione e, purtroppo, con conseguente perdita significativa di posti di lavoro legati alle attività operative di sportello e back office.

Receptionist e facchino

Sarà abbastanza facile fare in modo che nei punti di accoglienza o negli info point ci sia una macchina a fornire le indicazioni richieste ad esempio nei desk informativi di fiere e hotel. Come potrebbero essere dei sistemi automatici a portare i bagagli dei passeggeri nelle stazioni dei treni piuttosto che negli hotel. In questo video trovate un robot receptionist che accompagna un avventore nella stanza prenotata di un ostello

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Croupier

Anche quel professionista che ci assiste al tavolo verde all’interno delle sale da gioco tradizionali potrebbe dover guardare con una certa preoccupazione al proprio futuro professionale. Anche in questo caso la concorrenza dei sistemi di gioco on line rischia di farsi sentire sempre più pesantemente. I dati parlano chiaro: la possibilità di potersi dedicare a questa passione in qualsiasi momento utilizzando una connessione od un dispositivo mobile sta allettando molte persone, con le conseguenze anche sgradevoli dal punto di vista sociale che questa situazione si porta dietro dove la grande fruibilità del gioco d’azzardo rischia di diventare una tentazione irresistibile per le persone che sviluppano una dipendenza.

Cosa fare quindi?

Stiamo assistendo alla trasformazione di tantissime figure professionali e all’estinzione vera e propria di alcune di esse. Fingere di non vederlo, mettendo la testa sotto la sabbia, non mi sembra la soluzione migliore. Certo, chi ha una certa età e si è identificato con una di queste figure professionali non può fare gran che, solo sperare che il cambiamento non sia così rapido in modo da non avere la necessità di reinventarsi in un altro ruolo o che ci siano delle reti di protezione sociale in grado di accompagnarlo verso la pensione. Chi è invece più giovane credo sia giusto che faccia una seria riflessione e si renda conto che urge pensare ad un piano B, pensare a come reinventare una competenza acquisita oppure a come riconvertirsi professionalmente ed essere più in linea con le richieste del mercato. Per non parlare di chi è molto giovane e sta facendo le prime scelte in direzione del proprio futuro professionale. Qui, a partire da chi si occupa di orientamento, alle famiglie, alla scuola è cruciale che aiutino i giovani a non investire tempo e risorse per acquisire una professionalità in via d’estinzione. Ed è soprattutto giusto che lasciamo più spazio alle intuizioni dei più giovani in questo campo perchè la nostra cornice di riferimento rischia di essere obsoleta e non più in linea con le esigenze del mondo del lavoro futuro, quindi lasciamo spazio a chi nel futuro ci è già praticamente nato!

Dopo questo scenario che mi rendo conto può sembrare desolante, tra macchine intelligenti ed androidi dalle sembianze umane che ci rubano il lavoro, non resta che consolarsi con il pensiero che lavoro che va, lavoro che viene e che, quindi, per una serie di professioni che andranno a scomparire ce ne saranno delle altre che si faranno largo. Le professioni del futuro saranno proprio l’oggetto del mio prossimo articolo.

E la vostra professione, secondo voi che futuro ha? Se avete piacere postate la vostra opinione nei commenti.