Ansia da dimissioni: come affrontarla

Chiudere un rapporto di lavoro dipendente può essere un’enorme fonte di stress: come affrontare l’ansia da dimissioni nel modo migliore? In questo articolo abbiamo raccolto i nostri consigli e quelli della psicoterapeuta Silvia DaRe.

Ansia da dimissioni: come affrontarla

Che ti aspetti già un nuovo inizio professionale o meno, poco importa: presentare le proprie dimissioni non è mai facile. Dopotutto, si tratta di un momento delicato e il timore di compromettere irrimediabilmente il rapporto con il proprio capo e colleghi è sentito dai molti, specie se è la prima volta.

Anche se, in base alla nostra esperienza di recruiters, possiamo affermare con certezza che sono la premessa di un periodo di crescita e anche maggior soddisfazione (non solo professionale), le dimissioni vengono ancora percepite con un’accezione negativa e possono essere causa di forte ansia tra i lavoratori. Per questi motivi, abbiamo voluto coinvolgere la psicoterapeuta Silvia Da Re nella realizzazione di questo articolo per darti consigli utili su come affrontarle nel migliore dei modi.

Ansia da dimissioni: come superarla

Ormai la decisione è presa: ti vuoi licenziare. Magari hai già una nuova, elettrizzante opportunità lavorativa che ti aspetta all’orizzonte, oppure vuoi semplicemente scappare da un contesto che non ti sta più dando quello che vuoi, eppure provi una certa inquietudine pensando al momento in cui dovrai comunicarlo a lavoro.

La trepidazione per quello che ti aspetterà dopo non sempre è sufficiente per sapere come comportarti in questo momento e hai paura di fare errori. Dare le dimissioni sul lavoro è una questione seria e, premesso sempre che sia frutto di una scelta ben ponderata, è importante non commettere scivoloni.

Dopotutto, la fine di un rapporto è importante almeno quanto l’inizio, non credi? Ecco allora che avere ben chiaro come comportanti ti sarà utile per affrontare eventuali difficoltà.

Qui di seguito abbiamo organizzato i nostri consigli che puoi seguire prima, durante e dopo la comunicazione delle tue dimissioni

👉 Pensi di soffrire di ansia da prestazione lavorativa? Puoi trovare utile questo articolo con 5 consigli su come gestire l’ansia a lavoro.

Prima di comunicare le dimissioni

Crea tu la situazione adatta

Le dimissioni possono essere presentate in maniera telematica senza necessariamente parlarne di persona con i tuoi superiori; tuttavia, ti consigliamo di seguire un modo più trasparente e professionale per comunicare la cosa. Fissa un momento dove poter parlare con tranquillità a tu per tu con chi di dovere, senza distrazioni.

Non sei il primo e non sarai l’ultimo

Le aziende sono abituate a queste situazioni, non stai facendo nulla che non si sia mai visto prima. Anche se potresti sentirti come se fossi l’unico a fare una cosa del genere, non c’è niente di strano: il mondo del lavoro funziona così e non sarai né il primo né l’ultimo a dare le dimissioni in quell’azienda.

Attenzione con chi parli

Il tuo licenziamento non è un segreto, ma nemmeno una notizia da sbandierare ai quattro venti. È buona cosa avvisare prima il datore di lavoro e poi renderlo noto ad altre persone.

Meglio, quindi, non farne parola con i tuoi colleghi, anche con quelli più amici, prima di averlo comunicato al tuo responsabile e alle risorse umane. Non ti sarà difficile capire il perché: notizie come queste ci mettono poco a diffondersi e non è certo il caso che arrivi alle orecchie del tuo capo, magari in una versione non del tutto veritiera, non pensi?

Ricordati perché lo fai

Davanti a una scelta così importante, è facile sentirsi spaventati. In questi casi, è sempre meglio prendere coraggio e andare, ti sentirai meglio subito dopo.

Tieni bene a mente le motivazioni che ti spingono a lasciare quel lavoro e focalizzati sul futuro per darti la spinta giusta.

Comunicare le dimissioni

Preparati un discorso

Come in tutte le cose, è sempre meglio arrivare preparati. Trovati del tempo per organizzare i tuoi pensieri e, quando sarà il momento, sii sincero ma conciso. Ricorda che a breve te ne andrai e, per quanto a volte può essere un sollievo, meglio evitare di rinfacciare situazioni negative passate. Il tuo interesse è quello di essere (ed essere ricordato) come un buon collaboratore, capace e qualificato, ma anche rispettoso e corretto nei confronti delle proprie mansioni e dell’azienda.

Non serve dilungarsi troppo e, davanti a eventuali domande sul dove andrai, rispondi con trasparenza, senza fornire troppi dettagli. Se andrai da un concorrente, puoi dare informazioni sulle attività che ti aspetteranno, ma meglio non fare nomi.

Fai rassicurazioni e parla del preavviso

Tutti sono utili, nessuno è indispensabile”, è vero, ma l’azienda avrà bisogno di riorganizzarsi dopo la tua uscita. Meglio evitare inutili tensioni con il tuo capo rendendoti disponibile al passaggio di consegne e a portare a termine le attività che avevi in corso, per quanto possibile.

Attenzione al rilancio

Può succedere che ti venga fatta una controproposta economica per convincerti a restare, perciò considera questa eventualità. Se sei arrivato al punto di dare le dimissioni, non sarà un aumento retributivo a farti stare meglio dove non volevi più rimanere. Ringrazia per l’offerta ma ribadisci le tue motivazioni.

Evita ricatti e manipolazioni

Sii fermo nella tua decisione e non farti toccare da eventuali comportamenti poco corretti nei tuoi confronti. Se sai già che dovrai affrontare una situazione difficile, meglio parlarne prima con confidente esterno fidato come un amico o un professionista che ti possa dare il supporto di cui hai bisogno. Non avere mai timore a chiedere aiuto.

Dopo aver dato le dimissioni

Sii professionale

Cerca di avere il più possibile un atteggiamento positivo ed educato. Mantieni il focus sulle tue ambizioni e necessità e non rinfacciare nulla (anche se magari hai ottime motivazioni per farlo!). Renditi disponibile a chiudere ciò che hai in sospeso prima di andare via e facilita, per quanto ti è possibile, i passaggi di consegne.

Qualora si creassero situazioni spiacevoli, mantieni la calma e non farti intimidire, ribadendo le tue decisioni. Col passare del tempo, potranno solo arrendersi davanti alla tua scelta. Potrebbero essere giorni pesanti, ma ne uscirai più leggero e ancora più convinto della tua scelta di andartene!

Non sei un traditore

Può accadere che le relazioni si deteriorino e quello che prima era un rapporto professionale e positivo lasci spazio a tensioni e astio, sia da parte dei superiori che dei colleghi.

Che sia detto esplicitamente o tentando di farti terra bruciata intorno, la cosa non cambia: non devi sentirti in colpa per aver scelto d’intraprendere la tua strada. Mantenere i rapporti non è assolutamente un obbligo.

Fai tesoro dell’esperienza

Nella tua carriera ti capiterà di licenziarti altre volte, è normale. Prendi quest’esperienza, per quanto difficile, come un allenamento: questa volta potrebbe essere faticoso, ma le prossime sarà tutto più semplice e, soprattutto, sarai anche più forte!

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Ansia da dimissioni da un lavoro tossico: i consigli della psicologa

L’ansia da dimissione sale proporzionalmente se l’ambiente in cui lavoriamo ci ha debilitato psicologicamente e, di conseguenza, fisicamente. Potrebbe sembrare contro-intuivo, pensando che più un posto di lavoro è tossico più siamo motivati a darcela a gambe levate!

In realtà quando intratteniamo relazioni lavorative che ci fanno stare male e mettere in dubbio noi stessi e il nostro valore, l’idea di lasciare il lavoro può creare molto più disagio. Così come in una relazione co-dipendente, ci troviamo a dubitare di noi stessi, del nostro giudizio e ci sentiamo nel torto. Siamo stati manipolati e gaslighted e, sia prima che dopo le dimissioni, sentiamo gli strascichi della tossicità.

Come prendersi cura di sé stessi prima e dopo aver lasciato il lavoro

Lasciare un lavoro “tossico” può essere un’esperienza traumatica ed è importante elaborarlo attentamente in modo da poter andare avanti verso opportunità migliori. Mantieni le cose in prospettiva mentre vai avanti e sii gentile con te stesso, ricordando che il tuo lavoro non determina il tuo valore come persona.

1. Prenditi del tempo per recuperare

Per riprendersi da un lavoro che è stato emotivamente estenuante, cerca cose che possano portare conforto, come passare del tempo con un animale domestico o una persona cara. Prova a fare esercizio o a dedicarti all’arte per sfogare la frustrazione se trovi il tuo lavoro stressante o controllante. Una volta che ti sei allontanato un po’ dal costo emotivo del tuo precedente lavoro, puoi avere una mentalità migliore per pensare ai passi successivi.

2. Riconosci il tuo valore

Se non sei stato apprezzato nella tua ultima posizione, potresti non conoscere appieno il tuo valore professionale e personale dopo la tua partenza. Prenditi del tempo per scrivere un elenco dei tuoi punti di forza e dei tuoi risultati.

Puoi utilizzare questo elenco per aggiornare il tuo curriculum e qualsiasi profilo online mentre inizi la ricerca di lavoro. Con i tuoi progetti e risultati in mente, sei già pronto per le domande del colloquio sulle sfide che hai superato e su come hai risposto ai conflitti sul posto di lavoro. Potrai anche selezionare meglio i lavori pensando a dove i tuoi punti di forza possono essere applicati al meglio nel mondo del lavoro.

3. Rivedi ciò che hai imparato

Questo passaggio ti consente di acquisire conoscenze dalle esperienze negative. Ripensa esattamente al motivo per cui il posto di lavoro che hai lasciato ti è sembrato dannoso. Considera se si trattava di una situazione temporanea causata da un progetto, contratto o collega. Se è così, pensa a come evitare quell’ambiente in futuro, magari ponendo domande migliori durante il colloquio o parlando con un potenziale collega prima di accettare un lavoro.

4. Decidi quali connessioni mantenere

Se rimani in contatto con i tuoi colleghi può dipendere dalla situazione. Considera con chi ti è piaciuto lavorare e chi ti ha fornito informazioni dettagliate sul settore o sull’azienda. Pensa anche a coloro che hanno ricoperto posizioni che ammiravi. Connettiti con queste persone tramite un’e-mail personale o un profilo online e mantieni una connessione con loro al di fuori degli account di lavoro.

Anche se la tua esperienza complessiva in un lavoro non si è conclusa con una nota positiva, pensa a chi in quel lavoro potrebbe essere in grado di fornirti una lettera di raccomandazione o referenza in seguito, o solidi consigli sulla carriera.

5. Assumi un outlook positivo

Per andare avanti con una nuova prospettiva, è importante avere un atteggiamento positivo. Puoi sviluppare questa abitudine attraverso la pratica, ricordando a te stesso le opportunità che hai di fronte e i risultati del tuo passato. La positività abituale può anche aiutarti quando incontri nuove connessioni e colloqui con altre aziende.

Silvia-DaRe

Silvia DaRe

La dottoressa Silvia DaRe è una psicologa e psicoterapeuta specializzata nel trattamento del trauma semplice e complesso utilizzando tecniche quali EMDR e IFS, unito a tecniche di mindfulness e interventi di tipo dialettico – comportamentale. La dottoressa DaRe lavora tra l’Italia e gli Stati Uniti.